Cosa sono e come possiamo risolverle per eliminare i disturbi del sonno

Venerdì 15 marzo 2019 si è celebrata la Giornata Mondiale del Sonno, allo scopo di promuovere e sensibilizzare in merito ai possibili disturbi del sonno. La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) colpisce molti italiani: uomini, donne, adulti e bambini che spesso non sanno di essere affetti da questa patologia. Una patologia non grave e abbastanza comune, ma che se non curata rischia di pregiudicare la qualità della vita ed avere effetti negativi sulla la nostra salute.
“La Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è caratterizzata da ripetute interruzioni temporanee della respirazione durante il sonno (apnee) o rallentamenti del flusso aereo nelle vie respiratorie (ipoapnee)”, spiega Cerruto, esperto di disturbi ostruttivi del sonno e responsabile del Servizio di Otorinolaringoiatria del Gruppo INI-Istituto Neurotraumatologico Italiano. “Le apnee e ipoapnee sono causate da ostruzioni complete o parziali delle prime vie aeree durante il sonno. Questi fattori – prosegue l’esperto – possono a loro volta determinare una serie di meccanismi in grado di generare complicanze anche gravi e alterazioni cardio-cerebrovascolari come ipertensione arteriosa, aritmie, ictus, ischemie”.
Quali sono le cause delle apnee ostruttive del sonno?
Alcune condizioni fisiche possono favorire l’insorgenza della patologia, come ad esempio, la deviazione del setto nasale, le tonsille o le adenoidi infiammate, che possono provocare l’ostruzione delle vie respiratorie. Anche alcune condizioni della vita quotidiana ne sono causa, come ad esempio l’obesità o il sovrappeso, l’abuso di bevande alcoliche prima di coricarsi e l’assunzione di sonniferi o farmaci.

Quali sono i segnali e come si può prevenire questa patologia?
Uno dei primi segnali di apnee ostruttive del sonno è il RUSSAMENTO. Inizialmente si può russare solo qualche notte e in determinate posizioni, ma con il passare del tempo potrebbe anche aumentare. Altri sintomi, possono essere ad esempio:

- un’eccessiva sonnolenza e colpi di sonno diurni
- difficoltà a concentrarsi
- sudorazioni notturne
- risvegli improvvisi durante il sonno con sensazione di soffocamento
Un’adeguata diagnosi è la miglior prevenzione
L’apnea ostruttiva del sonno si manifesta con un numero di apnee uguale o superiore a 5 episodi per ora. E’ importante rivolgersi ad uno specialista in medicina del sonno, che prescriverà l’esame della polisonnografia, un esame indolore e non invasivo che viene eseguito mentre il paziente dorme, installando gli elettrodi sul suo corpo. Viene registrato il sonno e tutti gli avvenimenti che accadono al nostro corpo: il flusso respiratorio, il russamento, il battito cardiaco, la posizione assunta durante il sonno e tutte le attività del sistema nervoso e cardiaco. La registrazione dura tutta la notte e viene poi esaminata dallo specialista del sonno.

Una corretta prevenzione è consigliata con un’adeguata alimentazione e una buona attività fisica, la perdita di peso, l’eliminazione del fumo e delle bevande alcoliche prima di coricarsi. Di notte, se necessario, tenete aperto il naso usando gli spray nasali o i cerottini divaricatori delle narici e dormite sdraiati su un lato anziché supini per avere meno difficoltà a tenere aperte le vie respiratorie.
In casi più complessi, le apnee ostruttive del sonno possono essere curate con apparecchi ortodontici, con dispositivi per la respirazione o con un intervento chirurgico, nei casi più gravi.
APPARECCHI ORTODONTICI – Il dentista o l’ortodontista possono realizzare un apparecchio di plastica su misura (bite) per curare l’apnea nel sonno. L’ortodontista è specializzato nella correzione dei problemi dei denti e delle mandibole. L’apparecchio rimetterà in posizione la mandibola e la lingua e vi aiuterà a tenere aperte le vie respiratorie durante il sonno. Indossare l’apparecchio ai denti può essere utile per alcuni dei pazienti che soffrono di apnea nel sonno lieve. Il medico, inoltre, può consigliarvi di mettere l’apparecchio se russate molto ma non soffrite di apnea nel sonno.
INTERVENTO CHIRURGICO – L’intervento chirurgico ha lo scopo di modificare l’aspetto anatomico delle vie aeree superiori, e i più diffusi sono: settoplastica (raddrizzamento del setto nasale), tonsillectomia (asportazione delle tonsille) e adenoidectomia (rimozione delle adenoidi).

Apnee ostruttive del sonno e patente di guida
Nella vita quotidiana, la mancanza di un sonno ristoratore incide in maniera evidente, con sonnolenza diurna, un rallentamento psicomotorio e una diminuzione della concentrazione, con possibili colpi di sonno e stanchezza che si verificano alla guida dell’auto e sono responsabili di moltissimi incidenti stradali.
Il 1° luglio 2014 l’Unione Europea ha emanato una nuova direttiva sull’emissione o il rinnovo dei permessi di guida, introducendo alcune importanti indicazioni rivolte ai pazienti affetti da sindrome delle apnee notturne. Tale Direttiva ha, di fatto, sancito l’importanza del riconoscimento di questa patologia cronica.
Si legge, infatti: “il richiedente o il conducente in cui si sospetti una sindrome da apnea ostruttiva notturna deve essere sottoposto a un consulto medico approfondito prima dell’emissione o del rinnovo della patente di guida”.
E tu … soffri di Apnee Ostruttive del Sonno? Fai il test per una prima auto-valutazione
Il Questionario Stop-Bang è un test molto noto usato per valutare il rischio di apnea ostruttiva del sonno ma non sostituisce la diagnosi di un professionista. Si raccomanda sempre di consultare un medico per diagnosticare l’eventuale presenza della sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Oggi l’odontoiatra ha un ruolo molto importante per una prima diagnosi, individuando le persone e le situazioni a rischio e informando il paziente con un’adeguata terapia ed esami specifici.