Apicectomia dentale: tutto quello che dovete sapere prima di affrontare l’intervento chirurgico.
L’ apicectomia dentale è una terapia endodontica, un piccolo intervento chirurgico che viene praticato per il trattamento dei granulomi dentali, un’infiammazione dell’apice della radice, ossia la parte interna del dente, che ospita la polpa dentale, e il punto estremo dove passano i nervi e i vasi sanguigni.
Quando un dente si rompe o si creano delle piccole fessure, i batteri colpiscono la radice dentale, penetrano al suo interno, attaccano la polpa e generano infiammazione e infezione. Il granuloma può formarsi e non dare problemi per molto tempo, lavorando in silenzio e creando una “fistola”. Se non curato, nel tempo, può provocare mal di denti, fastidio e gonfiore gengivale, fino a trasformarsi in cisti.
Solitamente, la prima terapia canalare per curare il granuloma è la devitalizzazione. Si esegue praticando alcuni passaggi:
- accesso alla polpa colpita da infezione e conseguente rimozione
- pulizia del canale radicolare per eliminare eventuali batteri e successiva disinfezione
- riempimento del canale con materiale sterile per isolare e chiuderlo completamente
- chiusura del dente con un’apposita otturazione protesica (capsula) per sigillare il dente ed evitare infiltrazioni ed infezioni future.
L’ apicectomia dentale, invece, si esegue in casi estremi, quando la semplice devitalizzazione non è più sufficiente o non può più essere eseguita (ad esempio in presenza di impianti dentali o protesi con corone). La devitalizzazione, con un tasso di successo tra il 70% e il 90%, è un’ottima terapia per rimuovere la parte infetta, ma bisogna sempre tener conto del 10% di fallimento, per cui la cisti del dente ritorna e il dentista è costretto a ripetere la terapia radicolare.
Se l’infezione ha raggiunto l’apice della radice o in presenza di ascessi dentali, grazie all’intervento di apicectomia dentale è possibile eliminare la parte della radice “malata”, che crea dolore e infezione, e procedere alla chiusura della cavità, per evitare infiltrazioni future.
L’INTERVENTO
Come abbiamo detto, l’ apicectomia dentale è un piccolo intervento chirurgico invasivo, anche se quasi indolore. Viene praticato direttamente in studio, con uno specialista qualificato e con la collaborazione del paziente.
Le fasi principali dell’intervento sono:
- anestesia locale dell’area interessata. Se al momento dell’intervento il paziente è ansioso o agitato, è possibile utilizzare la sedazione cosciente per farlo rilassare e per permettere al dentista di lavorare in totale tranquillità.
- incisione della gengiva con l’esposizione della radice da trattare
- rimozione del tessuto infetto
- eliminazione dell’apice radicolare per circa 2/3 millimetri
- disinfezione della zona trattata per eliminare eventuali batteri rimasti e prevenire ulteriori infezioni
- chiusura dell’apice radicolare con una sigillatura “retrograda”
- riposizionamento dei lembi gengivali con la chiusura tramite dei punti di sutura.
L’intervento è semplice e veloce, può durare dai 30 ai 60 minuti circa, ma la durata varia a seconda della gravità e della posizione del dente da trattare. I più facili da curare sono sicuramente i denti frontali (incisivi e canini) mentre i molari e premolari necessitano di maggior lavoro da parte del dentista.
PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
Una volta diagnosticato il problema sono necessari tutti gli esami diagnostici per stabilire la zona esatta da trattare e la sua gravità. L’esame principale è la Radiografia locale. In caso di grave infezione è consigliabile una terapia antibiotica da eseguire preventivamente per ridurre l’infiammazione.
Ecco alcune linee guida da seguire in preparazione all’intervento:
- eseguire la normale igiene orale, almeno 3-4 gg prima dell’intervento, con un collutorio a base di clorexidina
- assumere un antibiotico, il giorno prima dell’intervento, per prevenire eventuali infezioni nel decorso post-operatorio
- assumere un farmaco antinfiammatorio, un paio d’ore prima, per ridurre il dolore e l’infiammazione quando svanisce l’anestesia.
TERAPIA POST INTERVENTO
L’ apicectomia, anche se poco invasivo, è sempre un intervento chirurgico che necessità di una terapia antibiotica a operazione conclusa. Vengono consigliati farmaci antinfiammatori e antidolorifici subito dopo l’operazione, per ridurre i sintomi post intervento (dolore e infiammazione dei tessuti adiacenti). Subito dopo l’intervento di apicectomia, per ridurre l’infiammazione e il dolore alla guancia, è consigliata l’applicazione di ghiaccio. Per i giorni seguenti, invece, è consigliata una terapia antibiotica per debellare completamento l’infezione esistente.
A casa, per l’igiene orale quotidiana, il dentista può prescrivere un collutorio specifico a base di clorexidina al 0,2%, per mantenere pulita e disinfettata la zona dell’intervento (taglio gengivale). I risciacqui possono essere fatti per 2 settimane ma solo 12-24 ore dopo l’intervento. È consigliato anche uno spazzolamento molto leggero, per non provocare traumi e irritazioni al taglio e problemi ai punti di sutura.
Dopo 7 giorni il paziente può tornare in studio per una visita di controllo e per togliere i punti di sutura. Il recupero completo, invece, se sono state seguite tutte le terapie consigliate, avviene dopo un paio di settimane, ma dipende da soggetto a soggetto.
Dobbiamo sempre ricordare che l’intervento ha generato una ferita richiusa con dei punti di sutura. La zona sarà, quindi, molto sensibile ed esposta all’attacco dei batteri che si trovano nei cibi o in bocca. Per questo motivo si consiglia di evitare cibi piccanti o particolarmente duri e, soprattutto, di non fumare.
COSTI DELL’INTERVENTO
Come sempre, i costi di un intervento dipendono dalla complessità e dalla gravità del problema. Per questo motivo, appena compaiono i primi sintomi e i primi dolori, è opportuno rivolgersi allo specialista per un preventivo dettagliato e per valutare tutte le possibilità a livello di pagamenti e convenzioni che lo studio offre.
Nel valutare l’intervento di apicectomia, il paziente dovrà sempre tenere in considerazione il costo dell’intervento chirurgico vero e proprio e tutti gli esami richiesti e le terapie pre e post intervento. Valutando un po’ tutte le varie fasi dell’intervento, possiamo stabilire un costo medio che va dalle 300 alle 600 euro (media del mercato in vigore ad oggi).
RISCHI DELL’ APICECTOMIA
Il rischio di un esito negativo dell’intervento di apicectomia dentale è sempre da valutare. Se l’operazione è stata eseguita in maniera scrupolosa, con precisione nella pulizia e sigillatura della radice, e sono stati seguiti i consigli per la terapia domiciliare, possiamo stare tranquilli che l’intervento sarà definitivo. In caso contrario, con il fallimento dell’intervento, l’unica opzione da valutare è l’estrazione definitiva del dente, sostituendolo con un impianto dentale o protesi.
I rischi dell’intervento, nel decorso post operatorio, sono minimi: gonfiori, dolore, sensibilità della zona trattata e sanguinamenti nei giorni successivi. Tutti andranno poi ad esaurirsi nei giorni seguenti l’intervento.
Dopo un periodo di 6 mesi è consigliabile una nuova visita di controllo con radiografia per valutare il buon esito dell’operazione.