Come scoprire e curare le patologie che possono attaccare le “fondamenta” del nostro sorriso
Se notiamo le nostre gengive gonfie e arrossate o se vediamo del sangue quando laviamo i denti non trascuriamo questi sintomi. Purtroppo se ignoriamo questi piccoli segnali, possiamo andare incontro a malattie come la Gengivite o, peggio ancora, alla Parodontite.
Per scoprire se i tessuti di sostegno del dente (gengiva, osso e legamento parodontale) sono sani, la cosa migliore è sottoporsi ad una visita accurata dal dentista: la visita parodontale.
Qualche settimana prima, come buona prassi, è consigliato sottoporsi ad una seduta di igiene orale professionale. L’ablazione del tartaro è già una terapia adeguata, se è in corso un’infiammazione delle gengive. Questa tecnica rimuove la maggior parte dello sporco nella parte visibile del dente (sopragengivale) e in parte anche nel solco gengivale.
La visita parodontale, successivamente, servirà a capire se l’igiene orale è stata sufficiente per debellare tutto lo sporco oppure se è necessario eseguire una terapia di supporto.
Per cominciare, il dentista dovrà avere un quadro generale delle abitudini del paziente e della sua situazione clinica. Dovrà valutare diversi fattori, tra cui:
- l’igiene orale a casa e quante volte si sottopone alla pulizia dei denti in studio, con sedute di ablazione tartaro complete
- stile di vita, fumo, alcool
- abitudini alimentari
- assunzione di particolari farmaci
Viene poi valutato lo stato delle gengive: un colore troppo “rosso” è sintomo di infiammazioni. In questo caso, è possibile già valutare la presenza di eventuali recessioni gengivali, che sono il culmine della malattia parodontale (gengivite o parodontite).
Al termine di questa prima valutazione, è possibile iniziare la visita parodontale vera e propria, con il sondaggio parodontale. Questa operazione viene eseguita con una sonda millimetrata (sonda parodontale) che viene inserita tra gengiva e dente e che crea al paziente solo un lieve pizzicore. La misurazione di quanto la sonda penetra sottogengiva viene annotata in una cartella creando, dente per dente e per tutta la circonferenza, una mappa della salute delle gengive.
Nella cartella vengono annotate anche zone particolarmente sanguinanti, indice di infiammazione, zone in cui si è creata una tasca parodontale e zone dove sono presenti recessioni gengivali.
Un fattore molto importante è anche la mobilità dentinale e la stabilità del dente. Con la parodontite sappiamo che l’osso che sostiene il dente si sgretola pian piano, provocando nel tempo l’eventuale caduta dell’elemento.
Al termine della visita parodontale, dopo aver analizzato anche le radiografie e i dati emersi dal sondaggio, il dentista valuta con il paziente lo stato di salute di bocca e denti e decide l’iter terapeutico da seguire.
Per i pazienti particolarmente soggetti a problemi gengivali, è consigliata la visita parodontale almeno 1 volta l’anno. La pulizia dentale professionale, invece, dovrà essere più frequente, almeno 2 volte l’anno per evitare complicanze future.
Leggi l’articolo “Malattie gengivali: la corretta terapia parodontale”
I nostri specialisti rispondono.
L’alito cattivo può essere un sintomo di una malattia parodontale?
Si, è uno dei sintomi più comuni e facili da interpretare. L’alito cattivo è causato dai batteri presenti nella nostra bocca, all’interno delle tasche gengivali.
Può essere utile fare risciacqui con un collutorio disinfettante?
I collutori non sono l’alternativa allo spazzolamento dei denti e non sostituiscono l’igiene orale. Esistono dei collutori specifici con azione antibatterica, in farmacia dietro prescrizione medica, che possono essere utili dopo particolari interventi, quando non è possibile effettuare una normale igiene orale quotidiana. Devono però essere utilizzati solo per brevi periodi.
Le malattie parodontali possono essere ereditarie?
No, dato che la causa principale è la presenza di placca e che deriva solitamente da una cattiva igiene orale.
Che effetti ha il fumo sulla salute orale?
Purtroppo il fumo peggiora la situazione in caso di parodontite.
Si può curare la parodontite con i farmaci?
No, le malattie parodontali devono essere curate SOLO con un corretto trattamento odontoiatrico. Gli antibiotici possono essere utili, ma solo come terapia correlata.
Le donne in gravidanza sono soggette a questo tipo di malattie?
Certo, vi è un rischio maggiore a causa di tutti gli squilibri ormonali. Non potendo assumere farmaci, l’igiene orale è fondamentale, sia a casa che in studio.
E’ possibile inserire impianti dentali con una malattia gengivale?
Si è possibile ma noi consigliamo sempre di risolvere prima la malattia gengivale prima di sottoporsi a interventi di implantologia. Attaccando l’osso l’impianto non sarebbe molto stabile.